Il viaggio di Israel
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Sono il candelabro
E come Menorah
distendo i miei sette lumi
nell’anfora del cielo

Riempite le mie coppe d’olio
d’ulivo il profumo effondo
non acceco ma resto
a memoria della promessa
di una terra sognata
Negli occhi dell’uomo
del Libro il riflesso
vacillo constante
e sul mio piede, lustro a festa
procedo nell’offesa
del sangue i kamikaze
piangendo