RIDUZIONISMO
SCIENTIFICO
Sentimenti
o fenomeni dovuti a reazioni chimiche?
COS’E’
IL RIDUZIONISMO SCIENTIFICO?
Tutto
l’universo, compresa la natura vivente sulla terra, che ne è una
parte, è assimilabile a una gigantesca macchina smontabile e
ricomponibile:questo è quello che viene chiamato in due parole riduzionismo
scientifico.
Come
conseguenza, la natura è priva di
ogni rilevanza morale.
ESEMPIO:
Immaginiamo
di voler conoscere com’è costituita un’automobile ed il suo
funzionamento.Se noi la smontiamo pezzo per pezzo ci troviamo con
una grande quantità di elementi e possiamo dimostrare attraverso la
fisica classica o meccanica razionale che ognuno dei pezzi
costituenti ha un compito ben preciso nel contesto globale. Possiamo
quindi dire come primo approccio che con il riduzionismo
scientifico, attraverso la riduzione in frammenti della nostra auto,
ci è possibile fare delle misurazioni, quindi capirne il
funzionamento.
MISURAZIONI:
Cosa
vuol dire misurare? Sostanzialmente analizzare: misurare peso,
altezza, larghezza, profondità, durezza, posizione nello spazio,
velocità, caratteristiche dei materiali usati ecc. Dimostrare,
dunque, secondo le leggi della fisica e della matematica che un dato
fenomeno è riproducibile secondo il modello Galileano della fisica
moderna. Possiamo quindi concludere questa prima parte, sostenendo
che attraverso l’indagine fisica e matematica con processi
riduzionistici noi possiamo capire un determinato fenomeno nel mondo
della materia non vivente
o meglio in un sistema cosiddetto simmetrico.
Possiamo
anche dire che attraverso la fisica, quindi la scienza, e poi con
l’applicazione delle tecnologie, oggi noi abbiamo a disposizione
una grande quantità di mezzi per il benessere dell’umanità. Ciò
si può notare soprattutto nel campo della medicina, dove con lo
sviluppo di sofisticate apparecchiature si possono diagnosticare
malattie che prima era impossibile curare. Il riduzionismo
scientifico inquadrandolo in questa ottica è positivo per
l’umanità.
E’
possibile applicare il riduzionismo scientifico alla biologia?
Le
cose cambiano notevolmente quando si parla di materia vivente. Non
ci troviamo più in un sistema simmetrico cioè misurabile e
riproducibile con le leggi della fisica e della matematica, ma ci
troviamo di fronte ad un sistema cosiddetto asimmetrico, dove
la materia vivente si comporta in maniera casuale, segue le
leggi della complessità, quindi in modo imprevedibile. Non possiamo
prevedere ad esempio l’evoluzione di un singolo neurone nel
cervello né possiamo adottare dei processi riduzionistici che ci
consentono di fare misurazioni e stabilire con precisione la
riproducibilità del fenomeno.
Critica
al riduzionismo biologico.
Alcuni
riduzionisti incalliti, tra cui Francis Crick, premio Nobel per la
fisiologia e medicina, in merito ai suoi studi sugli acidi nucleici,
e alla scoperta, insieme
con l’americano James Waston, della struttura a doppia elica del
DNA, avrebbe la pretesa di spiegare la coscienza umana attraverso lo
studio di ogni singolo neurone. Altri seguaci del riduzionismo
biologico si spinsero oltre dichiarando che “ l’uomo
è ciò che mangia “. Il fisiologo olandese Jacob
Moleschott formulò lo stesso pensiero in termini ancora più
forti, affermando che “ il cervello
secerne pensieri così come i reni secernono urina”, e
che “il genio è una questione di
fosforo”.
Riporterò
adesso solo alcuni esempi a titolo di provocazione,
dove si vede una PSEUDO SCIENZA nel modo di ragionare comune:
1)
La felicità dipende dai geni e non dalle circostanze della vita.
2)
L’amore tra due persone dipende dalla produzione di particolari
sostanze nel nostro cervello.
3)
L’intelligenza artificiale sostituirà il pensiero dell’uomo.
4)
L’embrione è un grumo di cellule.
5)
La pazzia è ereditaria.
6)
La religiosità è solo un prodotto delle regole sociali.
7)
Il cervello umano è un ammasso di neuroni e attraverso il loro
studio si può scoprire la coscienza.
8)
Il “Progetto Genoma
“ porterà alla sconfitta di tutte le malattie.
9)
La vita sulla terra è comparsa per caso.
Simili
giudizi anche in forma diversa si trovano con facilità nella stampa
di divulgazione scientifica corrente – Sicuramente con delle
eccezioni –
Tuttavia,
queste e simili affermazioni, che sono segnate dallo SCIENTISMO da
supermercato, hanno il piccolo ma elementare difetto di non essere
provate. Nessuna delle affermazioni fatte sopra è totalmente falsa,
ma neppure totalmente vera. Si tratta di spezzoni di dibattiti
scientifici tuttora aperti e oggetto di discussioni scientifiche,
non si tratta di acquisizioni certe e definitive.
Purtroppo
i giornali cercano spesso la notizia sensazionale e non sempre ciò
che viene divulgato corrisponde alla verità.
MAPPA
Riduzionismo
biologico.
Esistono
diverse vie che portano alla ricerca della realtà, una è quella lungo
la quale procediamo dissezionando oggetti complessi facendoli a
pezzi, passo dopo passo, riducendoli in frammenti sempre più
semplici. Questo approccio alla natura viene denominato riduzionismo
biologico.
Esso
consente infatti di ridurre la spiegazione delle cose complicate ad
affermazioni riguardanti le loro componenti, portandola agli
estremi, esso riduce: la psicologia umana alla biochimica
- la biochimica alle strutture molecolari – la struttura
molecolare alla fisica atomica – la fisica atomica alla fisica
nucleare – la fisica nucleare alla fisica della particelle e
ancora ai campi quantistici o alle supercorde e da queste ultime
forse alla matematica.
Ma
tutto questo può essere solo pura congettura. Ci sono tante teorie
ma pochi fatti reali.
La
biologia non potrà mai
essere “ ridotta “ alla fisica
perché è una scienza storica, che studia individui molto
variabili, nei quali l’emergenza di nuove proprietà ai livelli
superiori di analisi ( proprietà non prevedibili dalla conoscenza
dei livelli superiori ) è molto forte.
MAPPA
CONCLUSIONI:
Ci
sono dunque ancora tanti misteri da chiarire e c’è un mistero con
la M maiuscola, è il mistero che riguarda l’origine e il fine
ultimi delle cose, della realtà. Questo mistero, che molti chiamano
Dio, sfugge per definizione all’indagine scientifica. Sfugge
all’indagine scientifica non perché non esiste, o perché non ci
sono prove scientifiche che esista, ma semplicemente perché non è
possibile fare una misura di quanto pesa, qual è la sua velocità,
dove comincia e dove finisce. La scienza non può nulla, ma questo
non significa che sia in contrasto con la religione, sono due campi
distinti.
Io
sono un semplice lettore, credo nell’arte, nella creatività
umana, nelle sensazioni che una immagine o un brano musicale possono
far nascere nell’animo umano, e sono sentimenti indescrivibili. Ciò
che so e credo non è misurabile in termini scientifici, e non e’
neppure riproducibile in termini pratici: dunque non esiste?
Cos’è
il sentimento in termini scientifici?
Cos’è
l’intuizione?
L’immaginazione
è misurabile?
Eppure
tutto ciò esiste e i suoi frutti sono misurabili dalla nostra
sensibilità. L’uomo è un essere mentale che concepisce
l’infinito, ma che abita in un corpo che ha limiti e vede limiti.
La nostra conoscenza è necessariamente determinata da questa
straordinaria doppia natura, l’infinito cercato ed il finito
abitato. Credo che la realtà sia come una lunga galleria buia e noi
all’interno vediamo solo una piccola parte, avendo a disposizione
una esile luce che è la nostra ragione, Ciò che vediamo è una
realtà parziale, che, comunque, ci ha permesso fino ad ora, di
costruire una tecnologia talmente complessa da raggiungere perfino
gli altri pianeti. Su Marte ci siamo arrivati. Quindi la matematica
e le altre scienze che si propongono questo obbiettivo sono
certamente vere e verificabili. Ma un veicolo spaziale è solo un
complicato e magnifico sasso con un motore. Un uccello è più
efficace nel suo rendimento energetico ed è un essere molto più
complesso.
La
nostra conoscenza è frammentaria, ma non è falsa, il riduzionismo
funziona perché altrimenti non avremmo né trapani né automobili,
che invece esistono e ci rendono la vita più facile. Il
riduzionismo esiste perché è ancora utile a produrre cose, ma ci
accorgiamo che non è sufficiente a comprendere tutto. Ecco perché
il linguaggio dell’arte e dei sentimenti descrivono meglio
l’indescrivibile. Il contorno di una foglia può essere descritto
da equazioni, ma quando si arriva alle interazioni cellulari e poi a
quelle molecolari e poi a quelle atomiche, la matematica le scienze
si muovono a tentoni. Forse l’arte, la creatività, i sentimenti,
fanno parte di un mondo dove né la matematica né le scienze
saranno in grado di spiegare in modo razionale e scientifico il loro
significato, ma anche se ciò, un giorno, fosse possibile,
rimarrebbe sempre la splendida domanda : perché l’uomo è dotato
di queste caratteristiche singolari che sono motivo unico della sua
esistenza ?
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