L’analisi che riportiamo è
quella di Kabulpress, un forum che permette a afgani e altri
partecipanti di scrivere e dibattere in modo critico i temi
rilevanti per la regione. Il sito è appoggiato dalla Harvard Kennedy
School’s Carr Center for Human Rights Policy che scrive “sosteniamo
il difficile lavoro di Kabulpress come strumento per ampliare il
dibattito, difendere la libertà di pensiero e di stampa e coltivare
lo spirito critico e la capacità di analisi sull’Afghanistan”. La
Kennedy School è la prestigiosa scuola di formazione per i
ricercatori e leader democratici americani.
Leggi l’articolo originale su Kabulpress
Il Pentagono non dirà pubblicamente quanto costa localizzare,
individuare come bersaglio e uccidere un soldato talebano perché il
prezzo è così scandalosamente alto da far sembrare i Talebani dei
super-soldati. Come spiega questo articolo, il costo stimato per
uccidere un Talebano raggiunge i 100 milioni di dollari, oppure se
si fa una stima per difetto è pari a $50 milioni. Si dovrebbe tenere
un dibattito pubblico negli Stati Uniti sulla questione se i
Talebani siano diventati un nemico troppo costoso da sconfiggere.
Ogni mese il Pentagono crea pagine e pagine di discutibili
statistiche per creare l’illusione di un progresso in Afghanistan.
Per questa ragione l’autore ha deciso di compilare le sue
statistiche da sé. Dato che lo scopo di ogni guerra è uccidere il
nemico, l’idea era calcolare quanto costasse ucciderne anche solo
uno. Gli ostacoli incontrati nel produrre tale statistica sono
incredibili. Il problema è che il Pentagono continua a classificare
come illegittime tutte le notizie negative sulla guerra e quelle
imbarazzanti. Ciononostante, sono state raccolte alcune informazioni
da fonti indipendenti. Ecco quello che sappiamo in cifre sommarie e
arrotondate:
1. Forze dei Talebani: 35.000 combattenti
2. Numero di Talebani uccisi all’anno dalle forze della coalizione:
2.000 (migliore informazione disponibile)
3. Costi diretti del Pentagono per la guerra in Afghanistan per il
2010: $100 miliardi
4. Costi indiretti del Pentagono per la guerra in Afghanistan per il
2010: $100 miliardi
Visto che ogni anno vengono uccisi 2.000 Talebani e che il Pentagono
spende $200 miliardi all’anno per la guerra in Afghanistan, basta
dividere un numero per l’altro. Il calcolo rivela che vengono spesi
$100 milioni di dollari per uccidere un solo soldato talebano. Per
fare una stima per difetto, l’autore ha deciso di raddoppiare il
numero di Talebani che vengono uccisi ogni anno dalle forze USA e
della NATO (anche se le probabilità che ciò sia vero sono scarse). E
questo riduce il costo necessario a colpire un Talebano a $50
milioni, da cui il titolo dell’articolo. Il numero finale è
scandalosamente alto indipendentemente da come lo si calcoli.
In altre parole, usando la stima per difetto di $50 milioni per
raggiungere e colpire un Talebano:
Uccidere 20 Talebani costa ai contribuenti americani 1 miliardo di
dollari
Mentre l’esercito americano stima che ci siano 35.000 Talebani
irriducibili e presumendo che non arrivino rinforzi né sostituzioni
dal Pakistan e dall’Iran:
Solo uccidere gli attuali Talebani costerebbe 1.700 miliardi di
dollari
La ragione di questi costi esorbitanti è che gli Stati Uniti hanno
l’esercito più meccanizzato, computerizzato, armato e sincronizzato,
se non anche il più viziato (almeno nelle basi operative avanzate).
Un numero stimato di 150.000 contractor civili sostengono,
proteggono, preparano da mangiare e servono il personale americano
in Afghanistan, una cifra straordinaria. Gli americani godono di
molti vantaggi e incentivi in parte anche perché nessun altro stato
è disposto a pagare (buttare via) così tanto denaro nell’esercito.
L’imponente macchina bellica americana è un incubo di logistica e un
disastro per la manutenzione. È anche in parte un mito. L’autore ha
prestato servizio a un alto livello all’interno delle forze aeree
americane. Le “bombe intelligenti” della US Air Force non sono
neanche lontanamente così effettivamente precise come vanta il
Pentagono; i mortai dell’esercito sono tutt’ora inaccurati; persino
i fucili da campo standard sono spesso superati dalle armi dei
Talebani, che hanno un raggio più lungo. Il pubblico americano
impallidirebbe se venisse davvero a conoscenza di tutti i fatti
sulla cattiva qualità delle armi e delle strumentazioni che vengono
acquistate con i soldi delle loro tasse. Il miglior alleato dei
Talebani all’interno degli Stati Uniti potrebbe essere il Pentagono,
il cui disprezzo per la responsabilità fiscale e la trasparenza
potrebbe causare un ritiro prematuro degli USA dall’Afghanistan,
dato che gli Americani non possono continuare a finanziare questi
eccessi del Pentagono.
Se il presidente Obama si rifiuta di riformare drasticamente
l’inefficiente strategia militare del Pentagono, potrebbe concludere
che i Talebani sono semplicemente un nemico troppo costoso da
sconfiggere. Avrebbe dunque poche alternative, se non quella di
abbandonare il popolo afgano in mano ai “super-soldati” talebani.
Questa sarebbe una vergogna intollerabile.
Il problema non è solamente all’interno del Pentagono
Anche l’ inutile Dipartimento di Stato americano va criticato:
1. continua a fare da spettatore di questa guerra;
2. si è rifiutato per nove anni di impiegare un numero adeguato di
esperti civili;
3. continua ad ingaggiare contractor violenti e malfamati in spregio
alla sicurezza
4. non ha lottato per le esigenze dei civili afgani; e
5. ha fatto ben poco sforzo per conquistarne i cuori e le menti.
Una statistica fondamentale che lo dimostra è il raffronto delle
spese militari e per la sicurezza degli Stati Uniti in Afghanistan
con le spese per il soccorso dei civili, come la ricostruzione. La
statistica è la seguente:
Denaro speso per l’esercito/security: $365 miliardi. Denaro speso
per i civili afgani: $8,5 miliardi.
Quest’ultima cifra denota il “FALLIMENTO”. I diplomatici americani e
gli ufficiali dello USAID non sono riusciti a migliorare la vita
della gente comune afgana e come conseguenza hanno raggiunto il
risultato opposto a quello voluto. Un risultato impensabile. La loro
mancanza di determinazione e interesse ha fatto sì che un crescente
numero di Afgani disillusi vedano il governo talebano come un
potenziale miglioramento.
Appendice (informazioni di supporto)
Forze talebane:
La cifra di 35000 [truppe] è basata su un’intervista rilasciata dal
generale Stanley McChrystal quest’anno.
Numero di soldati talebani uccisi:
Il Pentagono si rifiuta di rendere noto il numero totale di Talebani
uccisi ogni mese in Afghanistan dalle forze della coalizione, dal
personale delle operazioni speciali e dalla CIA. La ragione è emersa
durante l’operazione Moshtarak a Marjah di quest’anno. Il Pentagono
e la NATO si sono rifiutati di specificare l’effettivo numero di
Talebani rimasti uccisi a Marjah perché il numero era
scandalosamente basso e imbarazzante. Le forze americane, della NATO
e afghane, secondo quanto riferito, avrebbero avuto più vittime (tra
caduti e feriti) di quante ne abbiano causate ai Talebani, rendendo
quella di Marjah una sconfitta militare per l’occidente (se il
numero delle vittime determina la vittoria o la sconfitta).
Per riempire il vuoto creato dal silenzio del Pentagono su questa
questione, i media hanno pubblicato il loro conteggio delle vittime
talebane basato su notizie ufficiali e di stampa. Ne risulta un
conto “gonfiato”, dal momento che l’esercito americano etichetta
chiunque uccida come un “militante talebano”, persino se si tratta
di criminali, commercianti di droga, signori della guerra o civili
che difendono le proprie case. Come conseguenza della mancanza di
credibilità del Pentagono su questa questione, l’autore presume che
solo il 50% di quelli che vengono etichettati come dei Talebani
irriducibili lo siano per davvero.
La Associated Press ha riportato che 3.800 militanti sono stati
uccisi nel 2008, e 4.500 nel 2009. I blog pro-NATO, come il sito web
“Terrorist
Death Watch”, hanno calcolato che sono stati uccisi 3667
terroristi in Afghanistan dal 1 gennaio 2006 (circa 700 all’anno).
L’autore presume che vengano uccisi in media 2.000 Talebani
all’anno.
I costi militari degli USA:
Le spese militari complessive in Afghanistan non sono chiare poiché
il Pentagono non rende noti tutti i suoi costi diretti e indiretti
per la guerra. Mentre molti dei costi diretti sono noti, i milardi
di dollari destinati alla CIA e alle operazioni speciali vengono
impropriamente classificati e rimangono nascosti. Inoltre i costi
indiretti della guerra (per es. il regolare pagamento dei militari,
la svalutazione delle apparecchiature, l’usura, i costi sanitari a
lungo termine, i costi per il sostegno del Pentagono all’interno
degli USA, i costi del trasporto USTRANSCOM, i costi degli “hub” di
trasporto come la base aerea di Manas, i costi per il prestito di
fondi, ecc.) non sono noti di preciso. Sono disponibili degli studi
indipendenti condotti sulla guerra in Irak, e calcolano che i costi
indiretti sono uguali o maggiori dei costi diretti.
Sui costi diretti del Pentagono sappiamo quanto segue:
- dal 2001, fino all’aprile 2009, il Pentagono ha speso direttamente
$171,7 miliardi in Afghanistan.
► da maggio 2009 ad oggi il Pentagono ha speso altri $166,3
miliardi. Questo rappresenta un incredibile aumento nei 17 mesi
scorsi.
Anche le spese mensili hanno visto un aumento sbalorditivo.
► ottobre 2009, il Pentagono spendeva direttamente $3,6 miliardi al
mese.
► febbraio 2010, il Pentagono spendeva direttamente $6,7 miliardi al
mese.
► ottobre 2010, con l’aggiunta di 35000 truppe di sostegno e da
combattimento in Afghanistan, la cifra deve essere vicina agli 8
miliardi di dollari al mese.
Alcuni stimano i costi diretti del Pentagono per la guerra in
Afghanistan per tutto il 2010, fino a $105 miliardi .
I costi del Dipartimento di Stato USA:
Ufficialmente, il Dipartimento di Stato e USAID hanno speso circa
$35 miliardi in Afghanistan dal 2001. Secondo la maggior parte delle
relazioni, circa il 75% ovvero $27,5 miliardi sono stati spesi per
l’addestramento, l’alloggio e per armare i servizi di sicurezza
afgani, e per la costruzione di strade mentre il rimanente ($8,5
miliardi ) è stato speso per i progetti civili. Molti di questi 8,5
miliardi di dollari sono stati sprecati su scuole in rovina e
progetti “trofeo” minori a Kabul.
di Matthw Nasuti
Articolo tratto da “Il Fatto Quotidiano” |