Vaga nell'aria la tua assenza  
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  Calpesto il mio vuoto senza sintassi
mi ci ritrovo piena di eco
lo sguardo di me mi appare smarrito

Mancanze come vento il mio libeccio
spazzando entra e la caverna urla
e alza vesti come di fantasma

Al giogo avrei portato
Le trasparenze tue

Riversi nella terra
i tuoi sorrisi

Il melo mi chiama senza pił foglie
mi ricorda cantando il tuo nome
scuotendo di rami solo un ricordo

da questa caverna io guardo sera
che scende materna a coprire fiori
col manto cucito
pensiero che fugge
lontano gettato oltre i miei occhi

da questa caverna ascolto il niente
scivolarmi addosso sulla pelle
non pił vivido brillare di te

Come avessi solo ora sentito
il sapore pił vero e nascosto
la tua nube il suo farsi fuggente