Gordiana | ||
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Folata folata assetata esangue e secche le labbra fischi sottile a infastidirmi i fianchi che attraversano questa sera fredda e scheggiata Non più lampioni luce calpestata mi frigge le suole e mi sale su nelle ossa mi cuce un brivido con l’ago delle domande senza risposte Non so mai esattamente perché il mio pensare uggioso è un camminare violento nella notte o nel freddo Nella costruzione di questa immagine di tormento mi sbudello da dentro come un rovello con un coltello
E non ho più uno spazio |
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