Dieci piccoli quadri  
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  Si accostò quella mattina
al palo della luce
e appoggiato con la schiena
guardava l’orizzonte
il suo vestito era bianco
e profumava di altri mille mari

Tornava oggi al suo primo mare
e guardava lontano
come accadde la prima volta
che comprese il senso
di una linea d’orizzonte

e di nuovo si sentì con i chiodi ai piedi
e il respiro gettato avanti al cuore
con dieci piccoli quadri
ancora da colorare
appesi alle nuvole
sopra la sua testa

Un imbarco col braccio
immobile di uomo appena nato
con gli occhi nascosti
sotto l’ombra del cappello
fessura aperta solo sul domani

Si chiese come fu possibile
andare incontro alla speranza
senza una valigia di domande
con solo dieci cornici da riempire

A guardarlo oggi, di spalle
appoggiato al palo della luce
posso vedere le sue mani
sporche ancora di colori
e sopra la sua testa
finalmente nuvole