Conosco il mio nome | ||
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Il
vento colava lento dai susini secchi e ormai tagli sul cielo mentre nelle piazze vuote mutevoli umori lasciati dai passanti già passati come fantasmi permanevano come orme senz’odore Sull’obliquità di un tralcio di luna affacciato da dietro la torre nascostamente percorro il tuo nome e lo respiro piano Apriti notte e rompi quest’ansia sospesa di sera che non cade e intralcia i miei passi dai un colpo di randello sulla mancanza di ossigeno che apre i miei polmoni sul niente D’oltre quel tetto arriva |
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