Strappata dal vento
lo scialle avvolto
a scaldarsi le spalle
appena affacciata
da sotto il giro di sciarpa
inciampò nell’inverno
Il suo camminare solitario
non aveva molto di amaro
eppure pareva nascondere
il senso stesso del suo andare
come un graffiarsi
le gambe tra le ortiche
senza accorgersi di nulla
Calpestava il gelo
e fiori di cristallo
faceva nascere sotto i suoi piedi
con piccoli scricchiolii
di capillari di ghiaccio
la donna pareva
avere solo occhi
e corto il respiro
quasi ansimante
si faceva vapore al suo passaggio
come di triste locomotiva
un po’ stanca
Mi passò accanto
toccandomi con la sua tristezza
il sorriso
e non ebbi il coraggio di domandarle
perché
Scomparve
dietro la curva di quella collina laggiù
lasciandomi mute le sue impronte
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