La fabbrica dei Santi

 

Qual è il significato dell'adorazione dei Santi?

 

 

Gesù nei suoi Vangeli non ha mai parlato né di Chiesa, né di sacerdozio, né di celibato, né di papato, né, tantomeno, di venerazione dei Santi. Tutto ciò che si sta verificando nel Vaticano, sotto la guida spirituale di alcuni Papi, è frutto di una manipolazione spietata dei Vangeli, attraverso i vari Concili che si sono avuti nella storia del Cristianesimo. Gesù nei suoi Vangeli ha parlato di Dio, come unica Entità Suprema a cui dobbiamo la nostra esistenza. La venerazione dei santi fa parte dell’idolatria e risale ad antichi riti pagani, ciò è in completa contraddizione  con i dogmi della religione cristiana, (Nuovo Testamento). Il Vaticano è diventato una “fabbrica di santi”. Troppe beatificazioni a San Pietro sotto il pontificato di Wojtyla.

 

UN PO’ DI STORIA

In origine l'indulgenza veniva concessa dietro presentazione di un libellum pacis da parte di un fedele in attesa di martirio, che offriva il proprio sacrificio in espiazione dei peccati altrui, alla maniera di Cristo.

In seguito sia le pene per i peccati che le indulgenze per i peccatori divennero sempre più annacquate: le prime si ridussero ad azioni simboliche, quali la recita di preghiere e giaculatorie o la visita a chiese e santuari, e le seconde furono concesse attivando un ideale Tesoro dei Santi nel quale convergevano tutti i loro crediti, e dal quale potevano attingere i peccatori per pagare i loro debiti. Insomma, un vero e proprio capitalismo spirituale basato sulla divisione del lavoro e lo sfruttamento della santità, all'insegna del motto: « I furbi peccano e i fessi espiano ».

La simonia, in tutto questo, entrò quando la Chiesa incominciò a intendere il Tesoro dei Santi in maniera letterale, invece che metaforica: in particolare, a permettere ai peccatori di farvi prelevamenti di indulgenze spirituali in cambio di versamenti di denaro materiale, e a organizzare un aggressivo recupero crediti significativamente chiamato questua, « ricerca ». A rendere più gravoso l'onere per i fedeli ci si misero poi anche le autorità secolari, che a loro volta pretesero di riscuotere tasse su un mercato che veniva bandito nei templi delle loro città e istituirono una specie di iva, « Imposta sul Valore Apostolico ».

I piccoli e grandi risparmiatori che rimpinguavano le casse del Tesoro celeste a forza di buone azioni erano i santi. Agli inizi del Cristianesimo la parola (dal latino sanctum, «sancito», participio di sancire) indicava semplicemente i fedeli, come nel giudizio « tutto il male che ha fatto ai santi in Gerusalemme », o nell'indirizzo: «Ai santi che sono in Efeso, credenti in Cristo Gesù ». In seguito passò a indicare i martiri, e dopo la fine delle persecuzioni fu estesa a varie altre categorie, dalle vergini ai dottori della Chiesa: tutte accomunate dall'aver professato la fede in maniera eccezionale, e dall'essere oggetto di una devozione che presto sfociò nel totemismo delle reliquie e nel relativo commercio, complementare a quello delle indulgenze.

Naturalmente, molti dei santi tradizionali risalenti ai primi secoli non sono mai neppure esistiti, e oggi vengono eufemisticamente chiamati «non storici»: alcuni, in particolare, sono semplici annessioni di divinità pagane, come la celtica Brigida. Per rimediare, a partire dal 993 fu istituito un registro ufficiale dei santi, inaugurato con la canonizzazione di Ulrico di Augusta: una cerimonia che è l'evidente analogo moderno dell'antica apoteosi pagana, nonostante i dotti distinguo tracciati nel 1738 da Prospero Lambertini, poi Benedetto XIV, nel suo studio De Servorum Dei beatificatione et Beatorum canonizatione (« Beatificazione dei Servi di Dio e canonizzazione dei Beati»).

In ogni caso, pagana o no che sia, la canonizzazione richiede, fra le altre cose, la concessione di un miracolo da parte del candidato santo, oltre a un ulteriore miracolo per la sua precedente beatificazione, che sarebbe una specie di « sottosantità » inventata nel secolo XIV: si potrebbe dunque pensare che oggi, in piena era tecnologica, queste cose siano passate di moda. E invece, Giovanni Paolo II ha proclamato nel suo pontificato ben 1338 beati e 482 santi: cioè, da solo, più dei 1319 beati e 296 santi di tutti i suoi predecessori dal 1588, anno in cui Sisto V istituì la Congregazione dei Riti e fissò le procedure moderne.

 

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Commenti al Post:
grazia.pv il 02/03/09 alle 12:57 via WEB
Ciao, è una fabbrica che non andrà mai in crisi, rende bene, perchè c'è richiesta di santi, la gente ha bisogno di un santo protettore a cui rivolgersi e la chiesa glielo dà. Dove c'è richiesta c'è offerta. E' tutto un businnes. Ciao Piero.
 
 
Piero_Calzona il 05/03/09 alle 14:46 via WEB
Questo è solo il preludio di un discorso che porterò avanti nei prossimi post, per cercare di capire cosa ci sia dietro questa venerazione assurda, per adesso confermo ciò che hai scritto: “è una fabbrica che non andrà mai in crisi, rende bene”. Ti ringrazio molto per questa tua puntualizzazione, che corrisponde a verità.
 
devil_124 il 03/03/09 alle 01:25 via WEB
sottoscrivo il post e sono completamente d'accordo con il commento precedente, è una fabbrica che rende!!! un abbraccio
 
 
Piero_Calzona il 05/03/09 alle 14:50 via WEB
Ti ringrazio molto per aver espresso il tuo pensiero Devil, c'e anche dell'altro, ma come ho detto a Grazia, spiegherò i motivi di questa speculazione assurda nei prossimi post. Un caro saluto, Piero
 
Manfredi_Alter il 04/03/09 alle 15:00 via WEB
Credo che Giovanni Paolo II si sia reso conto dell'esigenza di modelli positivi realizzabili ed imitabili. Uomini e donne "normali", capaci di diventare speciali... insomma beatificazioni e santi come strumento di proselitismo ed evangelizzazione. Ciao, Piero, grazie per i tuoi post sempre molto interessanti!
 
 
Piero_Calzona il 05/03/09 alle 15:14 via WEB
Questa è una delle ragioni Manfredi, ci sono altre ragioni molto più complesse che affronterò nei prossimi post. In ogni modo, Giovanni Paolo II ha dimostrato di essere un Papa fortemente conservatore, non si è discostato molto dal III Paradigma, cioè dal Medioevo, con questo atteggiamento, nei confronti dell’evoluzione del pensiero umano, ha precluso ogni possibile cambiamento dei vecchi Paradigmi ed ha dimostrato che alla Chiesa non interessa il Vangelo, ma la superiorità assoluta nel contesto mondiale, anche attraverso speculazioni mostruose come l’adorazione dei santi. Ormai la Chiesa ha fallito, non ha più niente da dimostrare dal punto di vista etico, le mostruosità che si sono succedute nella storia del cristianesimo sono sotto gli occhi di tutti, e su questo, attraverso i post precedenti, ho già messo in evidenza parecchie cose. Un caro saluto, Piero
 
otello2007 il 05/03/09 alle 10:27 via WEB
...almeno è l'unica azienda che continua a produrre! Che?...vogliamo incrementare ulteriormente la cassa integrazione? Un abbraccio...amico mio!
 
 
Piero_Calzona il 05/03/09 alle 15:17 via WEB
Sembra banale ciò che hai scritto Otello, invece è un'affermazione molto profonda e veritiera, ma è molto difficile farlo capire anche agli altri. Un caro saluto, Piero
 
occhi_curiosi il 05/03/09 alle 14:04 via WEB
bè é una delle poche cose positive, nel senso per tanti é importante crederci per poter affrontare i propri problemi... non fanno male a nessuno, benvengano.
 
 
Piero_Calzona il 05/03/09 alle 16:08 via WEB
Non è così che si affrontano i problemi Occhi_curiosi, bisogna leggere integralmente la vera storia del Cristianesimo per capire quante mostruosità e quante speculazioni ha prodotto questa religione nella storia della sua evoluzione. Per quanto mi riguarda il Cristianesimo dovrebbe basarsi sui Vangeli di Gesù, non sui Santi. La venerazione dei Santi non ha niente a che fare con il vero Cristianesimo, sono ritualizzazioni che risalgono ad antichi riti Pagani, come lo è anche l’invenzione del Purgatorio. Ecco qual è la prova fondamentale dell’esistenza del Purgatorio: se i morti andassero direttamente in paradiso o all’inferno secondo i peccati commessi mentre erano in vita, non avrebbe senso pregare per loro. Infatti, perché pregare per i morti, se non si crede nel potere della preghiera di dare sollievo a chi è ancora escluso dalla vista di Dio? Perciò il purgatorio deve esistere, altrimenti le nostre preghiere sarebbero inutili!!! L’invenzione del purgatorio e la venerazione dei santi è stata architettata dalla Chiesa Cattolica romana per organizzare la più grande truffa di tutti i tempi: “le INDULGENZE”, il Vaticano, attraverso le indulgenze, si faceva pagare profumatamente, promettendo lo “sconto” della pena per andare in paradiso. Questa truffa è stata letteralmente smontata da Martin Lutero (scissione Protestante), perché era una invenzione mostruosa al solo scopo di lucro, difatti, al tempo di Martin Lutero, questi soldi dovevano essere usati per la costruzione del Vaticano. Pensa, quindi, quanti soldi sono stati spesi per una costruzione così sfarzosa che potevano sfamare milioni di persone che muoiono di fame. Ma evidentemente al Vaticano queste cose non interessano, al Vaticano interessa avere più adepti possibile per creare uno Stato forte, assoluto e “RICCO”. L’industria dei Santi ha portato e porta nella Banca Vaticana milioni di euro all’anno. Non basta tutto questo per capire che la Chiesa è una macchina immorale???
 
   
occhi_curiosi il 13/03/09 alle 10:02 via WEB
Perdonami, io la penso come te su tutto ciò che hai detto. Però penso anche, ad esempio mia nonna, che non ha avuto unaa vita facile e pensare e pregare i suoi santi li dava la forza di andare avanti...so che non c'è stato nessun santo e che ne é venuta fuori perchè è lei che é un mito ma tutti abbiamo bisogno di attaccarci a qualcosa quando ci mancano le forze. Spero di avre chiarito il mio pensiero. ^___^
 
     
Piero_Calzona il 13/03/09 alle 16:48 via WEB
Sei stata molto chiara Occhi_curiosi, quello che ti posso dire è che tua nonna ha avuto un’educazione improntata su alcuni modelli culturali che è difficile poter estirpare. Ormai si sono trasformati in archetipi indelebili, quindi molto difficili da sopprimere. Quello che dici è vero, adorare o pregare qualcuno dà un senso di sollievo, pensa che già 90.000 anni fa i primi uomini osservavano il culto dei morti. Ciò non toglie che in un’epoca in cui la scienza ha fatto dei cambiamenti culturali così rivoluzionari, ci obbliga a rivedere con un’ottica diversa sia le religioni che tutta la nostra ideologia improntata, appunto, su vecchi schemi culturali, ciò che voglio dire è stabilire se le migliaia di religioni che ci sono nel mondo hanno qualcosa di vero, visto che ogni religione ha il proprio credo, il proprio Dio, la propria ideologia, al propria etica. qual è quella giusta?
 
mpt2003 il 05/03/09 alle 16:33 via WEB
ciao......interesante l'argomento...ho letto che parli di Giovanni Paolo II come di un papa conservatore(cosa che condivido tra l'altro..).....e di Benedetto XVI che si può dire? medioevo?
 
 
Piero_Calzona il 05/03/09 alle 22:10 via WEB
Ti ringrazio molto mpt2003, mi hai dato l’opportunità di aprire un argomento dolente della Chiesa cattolica, anche se in forma sintetica. Tu mi chiedi “e di Benedetto XVI che si può dire? medioevo?” Non solo Medioevo, ma ritorniamo indietro di 1800 anni, quando con il concilio di Nicea (325 d.C) hanno rivoluzionato e speculato sul Vangelo in maniera mostruosa. Papa Ratzinger è uno dei peggiori papi che la chiesa cattolica romana abbia mai avuto. Vorrei incominciare con la sua seconda enciclica: “La scienza non redime l'uomo”, sai cosa significa per l’umanità questa mostruosa enciclica, che la scienza e il pensiero scientifico sono ormai preclusi ad ogni possibile evoluzione. Problemi bioetici di grandissima importanza come: Eutanasia, aborto, contraccezione, procreazione assistita, ricerca sugli embrioni, omosessualità, sono problemi che non si possono più sviluppare secondo il libero pensiero scientifico perché ostacolati da leggi assurde che tutti chiamano dogmi. E siccome in Italia chi comanda non sono i politici ma il Vaticano, le ricerche in questo senso non potranno mai soddisfare le necessità terapeutiche dell’umanità. Ti faccio un piccolo esempio, anche se l’argomento è molto complesso e articolato. A Bangkok, in Tailandia, da tempo stanno facendo delle ricerche importantissime sulla sclerosi multipla, in particolare sulla SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica), bene, in questo Paese non esiste il problema religioso, o meglio non c’è nessun divieto per effettuare delle ricerche sugli embrioni. Pare che in questi ultimi anni hanno trovato delle soluzioni, attraverso la microbiologia, quindi, attraverso lo studio sulle cellule staminali embrionali, proprio sulla SLA con una percentuale positiva di casi clinici notevole. Se facciamo il paragone tra la ricerca medica sulle cellule staminali tra l’Italia ed il resto del mondo ci accorgiamo di vivere in uno Stato fortemente influenzato dalle leggi eterne del Vaticano. La ricerca non può esistere in Italia perché abbiamo un Papa che è contro la scienza, quindi contro un possibile rimedio verso malattie rare o malattie come l’alzheimer, morbo di Parkinson e appunto la sclerosi multipla. Un altro episodio mostruoso è stato nascosto da papa Ratzinger, che ricordiamo dal 1982 ricopriva la carica di Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede (ex Santa Inquisizione), per quanto riguarda i preti pedofili. In questo periodo, nonostante tutti sapevano, Ratzinger ha preferito non divulgare una sola parola perché altrimenti la Chiesa veniva fortemente compromessa. Ancora una piccola cosa, anche se ci sarebbe da scrivere un libro su questo “personaggio” falso e ......... Al tempo di Papa Giovanni XXIII, (Concilio Vaticano II) c’era Han Kung come consulente di teologia, uno dei più prestigiosi teologi del dissenso dei nostri tempi, era un’occasione unica per una riforma moderna della chiesa, ma questo straordinario Papa è stato messo a tacere, mentre Hans Kung, dopo un po’ di anni gli è stato privato il diritto di insegnare teologia ed è stato allontanato da Roma, l’allontanamento del teologo dissidente Hans Kung è opera dell’attuale Papa, allora Cardinale Ratzinger. Penso possa bastare per cercare di capire cos’è il Vaticano con questo Papa che attraverso i vari concili (truffe colossali) è anche “infallibile” (Infallibilità del Papa). Un caro saluto, Piero.
 
   
loneblizzard il 23/03/09 alle 11:55 via WEB
Concordo pienamente su quanto hai scritto nel post e nei commenti, soprattutto quando leggo le tue opinioni sugli ultimi due papi... Stai facendo un blog molto interessante: bravo! Luisa
 
salamandraf il 05/03/09 alle 20:49 via WEB
Aspetto con ardore il post sulle " apparizioni ". Abbraccio.
 
 
Piero_Calzona il 05/03/09 alle 22:13 via WEB
Ti ringrazio salamandraf, ci sarà sicuramente anche quello, prima però ho qualcosa di più importante da pubblicare, dammi tempo... Ciao, Piero
 
SpiritoNelVento il 05/03/09 alle 23:08 via WEB
Ciao Piero, sono daccordo su questo monopolio della chiesa sulle vite degli italiani e non solo, la chiesa ma anche il nostro stato sono una rovina, secondo me siamo tra i popoli più creativi e invece siamo derisi e malvisti nonostante le grandi menti che abbiamo avuto e abbiamo tutt'ora e grandi artisti che con le opere hanno sempre denunciato un malesse latente ora più che evidente, perseguitati solo per il fatto di avere un'idea che metteva in evidenza la realtà, oggi abbiamo perso il senso di umanità annebbiati da grandi discorsi senza senso, da programmi mondezza che ci propinano ogni giorno, la colpa è anche nostra che accettiamo tutto questo senza reagire, per paura di perdere anche quel poco che abbiamo. Ci stanno annichilendo, sin da piccoli abituano i nostri figli a non vedere la realtà ma solo quello che sta bene a loro, dopotutto già nell'antichità si controllavano le masse con l'ignoranza, basta dare uno zuccherino per nascondere ogni sorta di neffandezza. Scusami se ho invaso il tuo spazio con il mio pensiero.
 
 
Piero_Calzona il 06/03/09 alle 08:52 via WEB
Ti ringrazio per questa preziosa testimonianza SpiritoNelVento, hai fatto una radiografia sulla nostra società molto dettagliata. In effetti è vero quello che dici, parte della colpa di questa situazione è proprio nostra. Dovremmo avere la capacità di abbandonare gli archetipi che ci sono stati inculcati sin da bambini e cercare di uscirne attraverso la vera informazione. Leggere significa conoscenza e conoscenza significa poter migliorare la propria condizione culturale. Quindi, secondo me, la cosa più importante da fare è quella di sapere la vera storia sulle religioni, la vera dinamica sull’economia mondiale, la vera storia sulle politiche internazionali, non con i soliti mass media, che nascondono consapevolmente la verità, ma attraverso una lettura incrociata di libri scritti da autorevoli personaggi del mondo della cultura. So che è una cosa abbastanza impegnativa, ma è molto importante per uscire da questo inesorabile declino sociale. Un caro saluto, Piero
 
   
Manfredi_Alter il 14/03/09 alle 11:28 via WEB
Perdonami se mi introduco in una tua risposta, ma vorrei dirti che e' proprio vero: la colpa e' nostra. Ho ritirato mio figlio da catechismo (l'avevo mandato davvero controvoglia) ma non e' stato facile dover dare spiegazioni, sostenere le proprie decisioni davanti alla comunita', nonche' parlare con mio figlio per non farlo sentire troppo "diverso". E' impegnativo, ma importante per farlo crescere libero da condizionamenti religiosi.
 
     
Piero_Calzona il 14/03/09 alle 14:41 via WEB
Ti ringrazio per questa tua testimonianza Manfredi_Alter. Cercherò di approfondire ciò che ho affermato nel precedente commento. I bambini sono “golosi” di curiosità, vogliono sapere, fanno mille domande, vogliono capire. Ciò comporta, da parte nostra, come genitori, impartire delle regole etiche che rientrano, il più delle volte, da modelli arcaici che ci sono stati tramandati dai popoli atavici o dai nostri genitori. Tutto ciò è giusto? Potrà suonare un po’ strana la cosa che sto per dirti, ma è giusto condizionare la mente di un bambino secondo i nostri modelli culturali e secondo le nostre credenze? Ti faccio un esempio. Se un bambino nasce nel Medio Oriente è condizionato dall’Islam, se un bambino nasce in India è condizionato dall’Induismo, se un bambino nasce nel Tibet è condizionato dal Buddismo, se un bambino nasce in Italia è condizionato dal Cristianesimo, e così via. Ora! Ti sembra giusto che un bambino debba subire queste manipolazioni culturali? Le regole etiche di base prescindono dalle religioni del mondo, mi spiego meglio. L’educazione che noi genitori diamo ai nostri figli deve basarsi su un’etica sana, tollerante, un’etica in cui è possibile discernere ciò che è bene da ciò che è male. Con questo ti voglio dire che l’educazione e l’etica non debbono avere per forza bisogno delle religioni. Gli agnostici e gli atei hanno dei grandi valori, anche se in questa società la cosa suona molto male. Suona molto male perché siamo abituati a schemi culturali “CHIUSI” intendo schemi che ci sono stati tramandati da modelli atavici che la scienza e la nuova cultura moderna ci hanno dimostrato discutibili se non addirittura errati. Parto da questo presupposto: se nel mondo ci sono circa 4200 religioni diverse, per non parlare delle varie sette religiose e non, a quale di queste religioni dobbiamo credere??? Ma poi, siamo sicuri che l’unica etica sia quella religiosa? Vedi, in questo blog, ho trattato ampiamente il tema dell’etica laica, che troverai nei tags. Con questo ti voglio dire che l’etica laica prescinde dalle religioni. Tanti autorevoli autori hanno dimostrato che non solo ci può essere un’etica senza Dio, ma è proprio allontanandosi dai dogmi assurdi delle varie religioni che si può avere un’etica giusta, sana, tollerante, costruttiva. Nella storia delle religioni mondiali prevale con forza la lotta, a volte spietata, della supremazia del proprio credo, della propria ideologia, del proprio Dio. Ciò è stato dimostrato dalla storia, attraverso conflitti, guerre, inquisizioni, crociate, genocidi, distruzioni di popoli interi, come è successo nell’olocausto americano con circa 90.000.000 di uccisioni tra il 1492 e 1800, ma questo è un argomento che tratterò a breve. In effetti, per concludere, è necessario che ogni bambino faccia sua scelta secondo la propria volontà e non costringerlo ad essere cattolico, protestante, buddista, ebreo, ecc, questa è una pura violazione contro una volontà ancora non pronta ad acquisire nozioni il più delle volte dannose per la sua vita futura. Quello che serve ad un bambino non sono le religioni, ma un’etica possibilmente lontana da influssi politici e religiosi, che diano dei valori sani per contribuire a risanare questa società basata sulle speculazioni ideologiche-religiose e non sul vero senso della vita.
 
birba_976 il 06/03/09 alle 09:14 via WEB
Grazie Piero per questi tuoi chiarimenti che trovo veramente interessanti. Ti seguo con piacere ed ogni volta imparo qualcosa in più, soprattutto che le cose vanno viste sempre da più punti di vista. Un caro saluto.
 
 
Piero_Calzona il 06/03/09 alle 10:47 via WEB
Non mi devi ringraziare Birba_976, sono io che ringrazio te per aver preso visione di questi post. Spero, attraverso indagini e ricerche fatte su libri di autorevoli autori, di chiarire le varie posizioni e la storia drammatica che ha letteralmente manipolato le nostre menti dall’alba della civiltà. Oggi è importante capire molte cose che non ci vengo dette dai mass media, è necessaria una ricerca analitica per evidenziare tutto il “marciume” che si nasconde dietro la religione, la politica, l’economia e le varie ideologie. Per fare questo è necessario uno studio accurato e inconfutabile. Questo è il senso del mio Blog. Un caro saluto a te, Piero
 
Le_Ombre il 09/03/09 alle 07:15 via WEB
buongiorno piero...non sono nel tema del post ma desidero ringraziarti per essere passato da me dove ti ho lasciato una domanda...ti auguro una buona giornata - anna
 
 
Le_Ombre il 12/03/09 alle 05:49 via WEB
ciao carissimo piero, ora ho capito benissimo quello che volevi dire...e non avevo mai pensato a questo aspetto della fotografia...ti dirò : ci proverò alla prima occasione e ti ringrazio di cuore per avermelo scritto ! ti auguro un'ottima giornata - anna
 
   
Piero_Calzona il 13/03/09 alle 16:49 via WEB
Ti ringrazio Anna
 
PlantCons il 12/03/09 alle 16:57 via WEB
Prima di parlare di Chiesa e di santi perlomeno informatevi bene. Mio Dio: siete troppo ignoranti; la decenza ha un limite. Questo è solo becero anticlericalismo. A cose più grandi. Miro a miglior blog
 
 
Piero_Calzona il 12/03/09 alle 21:13 via WEB
E’ facile fare solo delle critiche!!! Perché invece non esponi il tuo pensiero, in modo dettagliato, indicando i punti chiari del tuo dissenso??? Sarò lieto di poterti rispondere.
 
insorgente il 13/03/09 alle 12:59 via WEB
Concordo con l’Autore del blog.
Non ci si può limitare a dire “siete troppo ignoranti; la decenza ha un limite. Questo è solo becero anticlericalismo……”.
Lei non è entrato minimamente nel merito delle argomentazioni enunciate nel post.
Piero Calzona non obbliga nessuno a leggere o commentare il blog per cui, l’atteggiamento più corretto mi sembra sia quello di “esporre il pensiero in modo dettagliato, indicando i punti chiari del dissenso”.
Altrimenti diventa uno sterile scambio di invettive.
Detto questo, è innegabile che nel blog si “respiri” il risentimento anti-cattolico dell’Autore.
La frase di presentazione (molto bella)recita: “ALLA RICERCA DI SOLUZIONI COMUNI PER LA PACE E LA LIBERTÀ NEL MONDO”.
Dopo aver letto con attenzione gli ultimi post con i relativi commenti sembra che la ricerca di soluzioni comuni per la pace e la libertà del mondo debbano passare dalla personale guerra santa dell’Autore nei confonti della Chiesa.
Ma è una sua scelta, che non sta al sottoscritto di giudicare.
Come dicevo, nessuno è obbligato a leggere il blog, tantomeno a commentarlo.
Se si decide di commentare, occorre farlo con rispetto.

Nel merito del post, l’argomento è: la venerazione dei santi.
Si afferma che questa è “una manipolazione spietata dei Vangeli, attraverso i vari Concili che si sono avuti nella storia del Cristianesimo” e che “fa parte dell’idolatria”.
Con il suo permesso vorrei replicare su questi punti.
La contestazione della venerazione dei santi appartiene al mondo protestante ed ai Testimoni di Geova, i quali contestano questa venerazione.
I riformatori protestanti Zwingli e Calvino già nel XVI secolo consideravano il culto dei santi una invenzione umana, senza basi bibliche.
Cominciamo con il dire che nella Bibbia sono chiamati “santi” tutti quelliche hanno fatto la scelta cristiana, i membri della comunità di Cristo.
Ma noi restringiamo il discorso ai santi che sono già in Cielo: uomini e donne che si sono distinti per la pratica eroica delle virtù cristiane.
E' lecito - chiediamo - venerare questi santi? Oppure ciò è contro la volontà di Dio?
La Venerazione dei santi è confermata dalla Sacra Scrittura e dalla tradizione bi-millenaria della Chiesa, fin dalle Chiesa “primitiva”.
Venerare i Santi è in sintonia con quello che i cristiani hanno sempre fatto, fin dai tempi della Chiesa primitiva.
Infatti, cercando nella storia della Chiesa primitiva è possibile riscontrare come già i primi cristiani si comportassero al riguardo.
Premettiamo che fin dai primissimi tempi il martirio, il dono della vita per Cristo, era considerato la massima espressione dell'amore a Dio e della fede.
Il martire era un eroe cristiano e la comunità circondava di venerazione - come facciamo oggi noi cattolici - il suo corpo e la tomba.
Gli Atti degli Apostoli narrano, al capitolo 8, che dopo il martirio di Santo Stefano, “Persone pie seppellirono Stefano e fecero grande lutto per lui”.
Nella Chiesa primitiva, come facciamo noi cattolici, veniva ricordato l'anniversario della morte del martire e lo si pregava perché intercedesse presso Dio in favore dei vivi.
Non mancano i documenti.
Il primo che la storia ci ha tramandato ricorda il “giorno del martirio” di San Policarpo, morto il 23 febbraio 155 a Smirne, nell'odierna Turchia.
Questo documento è stato scritto nell'anno 177 dalla Comunità di Smirne e si intitola “Martirio di san Policarpo”.
Vi si legge la distinzione tra la adorazione da tributare a Cristo, perché è Dio e la venerazione da tributare ai martiri, perché sono stati discepoli e imitatori di Cristo. Leggiamo: “Noi adoriamo Lui (il Cristo) perché è Figlio di Dio; i martiri invece li amiamo come discepoli e imitatori del Signore (...). Pertanto il centurione, visto l'accanimento dei Giudei nella contesa, fece portare in mezzo il corpo e lo fece bruciare secondo il costume pagano. Così noi, solo più tardi, potemmo raccogliere le sue ossa, più preziose delle gemme più insigni e più stimabili dell'oro, e le collocammo in luogo conveniente. Quivi, per quanto ci sarà possibile, ci raduneremo con gioia e allegrezza, per celebrare, con l'aiuto del Signore, il giorno natalizio del suo martirio, per rievocare la memoria di coloro che hanno combattuto prima di noi, e per tenere esercitati e pronti quelli che dovranno affrontare la lotta”
(Dal martirio di san Policarpo, cc. 17 e 18).
In questo prezioso e antichissimo documento appare come nei primissimi tempi - siamo poco dopo la metà del II secolo - i cristiani veneravano i martiri, i santi, raccoglievano e custodivano le loro reliquie: proprio come facciamo oggi noi cattolici.
I cristiani dei primi tempi raccoglievano, con religiosa pietà, quando era possibile, le sacre spoglie dei martiri per seppellirle onoratamente, e poi celebravano il dies natalis, cioè il giorno del martirio, con la Messa.
La storia ci trasmette altri dati.
Lo storico Eusebio di Cesarea ci racconta che il senatore romano Astirio, presente al martirio del soldato Marino, “si pose sopra le spalle il cadavere, lo avvolse in scintillante e preziosa veste e con magnifica pompa lo collocò in una tomba conveniente” (Hist. Eccl., VII, 16).
A Cartagine i cristiani, dopo la morte di san Cipriano, presero di notte il corpo del martire e lo accompagnarono fra ceri e fiaccole con preghiere in solenne corteo fino al sepolcro.
I cristiani si radunavano sulla tomba, se questo non era impossibile per via della persecuzione, per commemorare i martiri con la celebrazione eucaristica e con altri riti liturgici.
San Cipriano voleva che si tenesse conto del giorno della morte dei confessori della fede per celebrare la loro memoria.
Sono solo alcuni esempi, molti altri esempi se ne potrebbero portare.
Aggiungo che la venerazione dei Santi non è in contrasto con l'insegnamento della Bibbia
La Bibbia afferma che è legittimo venerare i santi, pregarli, chiedere la loro intercessione.
In 1 Tm, 2,5 troviamo esplicitamente: "uno solo è il mediatore tra Dio e gli uomini.
E' facile comprendere che la mediazione unica, necessaria di Gesù, non esclude una mediazione secondaria, subordinata all'unica di Cristo dal quale e per il quale ci viene tutto.
Uguali intercessioni subordinate e secondarie le troviamo anche in Gv 2,3: “La Madre di Gesù gli disse. ‘Non hanno più vino’ "ed ottenne dal figlio il vino ricavato dall'acqua.
Anche negli Atti (12,5) troviamo che tutta “la Chiesa pregava per Pietro", e Pietro fu liberato dalla prigione per l'intervento di un angelo.
In Lc 7,2-10 viene raccontato l'episodio del centurione che manda a Gesù alcuni anziani dei Giudei a pregare di venire a casa sua per salvare un suo servo ammalato.
"Costoro giunti da Gesù lo pregavano con insistenza: 'Egli merita che Tu gli faccia questa grazia, dicevano, perchè ama il nostro popolo..."' "Io vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede così grande..." "E gli inviati quando tornarono a casa, trovarono il servo guarito".
In 1 Tm 2,1-6, dice: "... la preghiera infatti, è cosa buona e accetta al Salvatore nostro Dio, il quale vuole che tutti gli uomini si salvino e giungano alla cognizione della verità”.
S. Giacomo insiste: “... molto può la preghiera intensa del giusto" (Gc: 5,16).
Questa intercessione o mediazione dei Santi non intacca minimamente la posizione di Gesù Cristo quale unico mediatore fra Dio e gli uomini (1 Tm 2,5).
Infatti tutte le preghiere che sono rivolte a Dio - comprese quelle della intercessione dei Santi - sono tutte rivolte a Lui per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo.
Così ha sempre pregato e continua a pregare la Chiesa.
Queste precisazioni restano sempre vere, anche quando un fedele, per ignoranza o per semplicità, dovesse intendere o fare diversamente.
La Chiesa interviene ed è sempre intervenuta per correggere qualunque deviazione al riguardo.
Anche Paolo scrive: "... sono lieto delle sofferenze che sopporto per voi e completo nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo a favore del Suo Corpo che è la Chiesa" (cf Col 1,24).
Gesù non è l'unico mediatore?
E cosa può apportare di bene Paolo al Corpo di Cristo che è la Chiesa?
E' presuntuoso Paolo?
Non dimentichiamo mai che qualunque intercessione-mediazione è sempre secondaria e subordinata a quella, di Cristo.

Spero di aver contribuito a rasserenare la discussione e prego Dio affinché l’Autore del blog possa imparare ad apprezzare il buono che si può trovare in ogni persona onesta, compresi i cattolici.
Ringrazio per l’attenzione.
Con i migliori saluti, Gianpiero.
 
 
Piero_Calzona il 13/03/09 alle 16:55 via WEB
Ti ringrazio tantissimo per questa tua lunga e articolata esposizione, mi fa molto piacere avere degli ospiti così onesti intellettualmente. Se ci fossero tante persone come te che affrontano questi problemi con competenza e, appunto, con onestà intellettuale, il mondo sarebbe sicuramente diverso. Devo precisare una cosa prima di rispondere al tuo commento. Io sono per un’etica giusta, tollerante, onesta, costruttiva, indipendentemente dalle ideologie che muovono questo Mondo. Non sono contro le religioni, ognuno è libero di professare il proprio culto, il proprio credo, sono, però, contro le speculazioni che le religioni del mondo hanno messo in atto con atrocità di ogni genere. L’elenco potrebbe essere lunghissimo: crociate, inquisizioni, guerre sante, atrocità di ogni genere contro le eresie, corruzione dei vari papi per la sete di potere, ci sarebbe da scrivere tantissimo su questi eventi che hanno distrutto letteralmente la vera essenza del Vangelo di Gesù. Ma veniamo a noi. Nell’ultima parte del tuo commento concludi con tre interrogativi: “Gesù non è l'unico mediatore? E cosa può apportare di bene Paolo al Corpo di Cristo che è la Chiesa? E' presuntuoso Paolo? Prima di scrivere questi post sulle religioni, in particolare quella cattolica romana ho letto parecchi libri. Tra questi c’è “Cristianesimo” (Essenza e storia) scritto da uno dei più prestigiosi teologi del nostro tempo, Hans Kung. In questo straordinario libro, Hans Kung non dà molto peso ai santi, anzi si leggono delle critiche mosse dai vari paradigmi nell’evoluzione del cristianesimo, quindi dal I paradigma, inizio del cristianesimo, fino ai nostri giorni V paradigma, per poi andare verso in VI paradigma, cioè quello relativo all’età post moderna. In questo libro il tema centrale è Dio e i Vangeli di Gesu. L’essenza del cristianesimo non si basa sui santi, ma sulla vera essenza della figura di Dio e di Gesù. La mia risposta alla tua domanda: “Gesù non è l'unico mediatore? Potrei rispondere che, nel caso della religione cattolica romana, il vero mediatore tra l’uomo e Dio è solo e unicamente Gesù. Per quanto riguarda tutta la storia dei santi è una manipolazione che si è evoluta subito dopo la nascita del cristianesimo, attraverso i vari concili e attraverso speculazioni di ogni genere. Gesù non ha mai parlato di santi nei suoi vangeli, se si parla di santi ciò è dovuto ai vari cambiamenti e alla secolarizzazione della Chiesa cattolica romana. In ogni modo, nel Mondo si contano circa 4200 religioni diverse, per non parlare delle varie sette religiose e non. Come mai solo nella religione cattolica romana ci sono i santi? Come mai questa venerazione ha posto in secondo ordine la vera essenza dei Vangeli? La risposta è contenuta in un mio precedente commento in relazione alla “invenzione” del purgatorio e alle indulgenze, quest’ultimo è un fenomeno che ha portato la scissione del cristianesimo, in effetti questa delle indulgenze è stata una delle più gradi truffe della Chiesa cattolica romana. Riassumendo, credo che ne Mondo ci debba essere un’etica che possa incentivare l’uomo verso il bene, è poco importante che si professi il cristianesimo, l’islamismo, l’ebraismo, il buddismo, ecc, è poco importante che una persona sia agnostica o atea, l’importante è avere un’etica che possa stabilire un equilibrio costruttivo nella società. Il buon senso, la carità, la bontà, l’onestà, sono prerogative che prescindono dalle migliaia di religioni. Non è detto che senza un Dio non ci possa essere un’etica giusta per tutti. Fino adesso in tutte le religioni c’è sempre stata competizione, fino al punto di legittimare le guerre in nome di Dio, e di casi ti posso assicurare ce ne sono proprio tanti, basta leggere tutto ciò che si è verificato nelle tre religioni monoteiste, con guerre atroci fino all’estinzione di interi popoli come l’olocausto americano, che è iniziato con la scoperta dell’America nel 1492. ma questo è un discorso che affronterò dettagliatamente nel prossimo post. Un caro saluto, Piero
 
insorgente il 13/03/09 alle 13:02 via WEB
Mi scuso per qualche ripetizione, ho scritto un pò in fretta.
Buona giornata.
 
elly19700 il 13/03/09 alle 13:43 via WEB
però a me i Santi non dispiacciono..sono degli esempi di virtu' che sono sempre attuali. Elena
 
 
insorgente il 13/03/09 alle 15:32 via WEB
Solo per cominciare.
Si potrebbe continuare con i miracoli.... ma anche con lo straordinario contributo umano e culturale che, nel corso dei secoli, ha posto le basi della civiltà occindentale, così come la conosciamo.
Non a caso insistiamo molto sul riconoscimento delle "radici giudaico-cristiane" dell'Europa.
Parlare di questo, però, ci porterebbe fuori dal tema del post che l'Autore ha proposto.
 
   
Piero_Calzona il 13/03/09 alle 17:16 via WEB
Ho trattato molto ampiamente il tema dello straordinario, se vai nei tags cerca "Razionale e Irrazionale". un caro saluto, Piero
 
 
Piero_Calzona il 13/03/09 alle 17:00 via WEB
Non posso costringerti a non adorare i santi Elena, il mio post è relativo alle speculazioni che la Chiesa cattolica ha fatto nei confronti della vera essenza del vangelo di Gesù. Ognuno è libero di professare la religione che meglio crede, il fatto è che di religioni se ne contano circa 4200, qual è quella giusta?
 
   
insorgente il 13/03/09 alle 18:58 via WEB
Su questo siamo d'accordo:
per i Cristiani esiste un Unico Mediatore.
Lo ha sempre professato la Chiesa: "Gesù Cristo è vero Dio e vero uomo, nella unità della sua Persona divina; per questo motivo è l'unico Mediatore tra Dio e gli uomini."
(fonte: 480 CCC - http://www.vatican.va/archive/ITA0014/__P1I.HTM).
La devozione ai Santi non intende contrapporsi (e di fatto non si contrappone) all'adorazione che è dovuta solo a Dio.
Evito di ripetermi perchè ne ho già parlato nel precedente commento.


In attesa di leggere con interesse il prossimo post vorrei di seguito riportare, sperando di fare cosa gradita, una straordinaria lettura di un Padre della Chiesa che spiega molto meglio di quanto farebbe il sottoscritto i motivi della nostra devozione ai Santi:

Affrettiamoci verso i fratelli che ci aspettano

Dai «Discorsi» di san Bernardo, abate (Disc. 2; Opera omnia, ed. Cisterc. 5 [1968] 364-368)

A che serve dunque la nostra lode ai santi, a che il nostro tributo di gloria, a che questa stessa nostra solennità? Perché ad essi gli onori di questa stessa terra quando, secondo la promessa del Figlio, il Padre celeste li onora? A che dunque i nostri encomi per essi? I santi non hanno bisogno dei nostri onori e nulla viene a loro dal nostro culto. E' chiaro che, quando ne veneriamo la memoria, facciamo i nostri interessi, non i loro. Per parte mia devo confessare che, quando penso ai santi, mi sento ardere da grandi desideri. Il primo desiderio, che la memoria dei santi o suscita o stimola maggiormente in noi, è quello di godere della loro tanto dolce compagnia e di meritare di essere concittadini e familiari degli spiriti beati, di trovarci insieme all'assemblea dei patriarchi, alle schiere dei profeti, al senato degli apostoli, agli eserciti numerosi dei martiri, alla comunità dei confessori, ai cori delle vergini, di essere insomma riuniti e felici nella comunione di tutti i santi. Ci attende la primitiva comunità dei cristiani, e noi ce ne disinteresseremo? I santi desiderano di averci con loro e noi e ce ne mostreremo indifferenti? I giusti ci aspettano, e noi non ce ne prenderemo cura? No, fratelli, destiamoci dalla nostra deplorevole apatia. Risorgiamo con Cristo, ricerchiamo le cose di lassù, quelle gustiamo. Sentiamo il desiderio di coloro che ci desiderano, affrettiamoci verso coloro che ci aspettano, anticipano con i voti dell'anima la condizione di coloro che ci attendono. Non soltanto dobbiamo desiderare la compagnia dei santi, ma anche di possederne la felicità. Mentre dunque bramiamo di stare insieme a loro, stimoliamo nel nostro cuore l'aspirazione più intensa a condividerne la gloria. Questa bramosia non è certo disdicevole, perché una tale fame di gloria è tutt'altro che pericolosa. Vi è un secondo desiderio che viene suscitato in noi dalla commemorazione dei santi, ed è quello che Cristo, nostra vita, si mostri anche a noi come a loro, e noi pure facciamo con lui la nostra apparizione nella gloria. Frattanto il nostro capo si presenta a noi non come è ora in cielo, ma nella forma che ha voluto assumere per noi qui in terra. Lo vediamo quindi non coronato di gloria, ma circondato dalle spine dei nostri peccati. Si vergogni perciò ogni membro di far sfoggio di ricercatezza sotto un capo coronato di spine. Comprenda che le sue eleganze non gli fanno onore, ma lo espongono al ridicolo. Giungerà il momento della venuta di Cristo, quando non si annunzierà più la sua morte. Allora sapremo che anche noi siamo morti e che la nostra vita è nascosta con lui in Dio. Allora Cristo apparirà come capo glorioso e con lui brilleranno le membra glorificate. Allora trasformerà il nostri corpo umiliato, rendendolo simile alla gloria del capo, che è lui stesso. Nutriamo dunque liberamente la brama della gloria. Ne abbiamo ogni diritto. Ma perché la speranza di una felicità così incomparabile abbia a diventare realtà, ci è necessario il soccorso dei santi. Sollecitiamolo premurosamente. Così, per loro intercessione, arriveremo là dove da soli non potremmo mai pensare di giungere.
 
insorgente il 13/03/09 alle 18:59 via WEB
Grazie per la cordiale ospitalità.
A presto.
 
insorgente il 13/03/09 alle 19:00 via WEB
PS le foto del blog sono STRE-PI-TO-SE
 
otello2007 il 18/03/09 alle 10:05 via WEB
Un saluto di corsa! A presto!
 
Manfredi_Alter il 21/03/09 alle 13:59 via WEB
Non potevo non dirtelo (a proposito di santi!): il 19, per S.Giuseppe, ho portato a spalla la statua del santo in processione... penserai che sono ammattita! No. I casi della vita sono strani: faccio parte della protezione civile e siamo stati chiamati a fare assistenza stradale per la processione in onore del patrono del paese; all'ultimo momento il parroco ci ha chiesto se potevamo portare noi la statua. Cosa si fa per la propria comunita'!? Anche questo. Ciao, Piero!